GRATEFUL DEAD “Aoxomoxoa” (1969) – grafica Rick Griffin
Per la copertina del loro terzo lavoro discografico i Grateful Dead (una delle band di punta della scena psichedelico/alternativa statunitense degli anni 60) si affidano a Rick Griffin, una delle menti più visionarie fra i grafici di quegli anni, che consegna loro una delle più complesse, colorate, rappresentative covers di sempre.
I temi ricorrenti nella grafica psych ci sono tutti, a partire dalle citazioni orientaleggianti sino alla rappresentazione di alcune delle tematiche care alla cultura hippie dell’epoca, quali la terra, il sole, la fertilità (il teschio, logo che contraddistinguerà i Dead lungo tutta la carriera, viene qui reinterpretato in forma decisamente fallica). La simmetria (altra costante di molte covers del periodo) viene qui portata ai suoi massimi, non solo con temi ripetuti su entrambi il lati del disegno, ma persino col titolo stesso dell’album che, essendo un palindromo, può essere letto anche in senso retrogrado. Quanto al significato di Aoxomoxoa un’ipotesi interessante (pur se non confermata dalla band) sarebbe quella dove “AO” richiamerebbero la forma greca abbreviata di alpha e omega, quindi il principio e la fine, la “X” come simbolo di intersezione tra le cose e l’ “OM” col significato tantrico di infinito, il tutto ripetuto nella forma palindroma per rappresentare la ciclicità delle cose. Rick Griffin riserva un trattamento particolare anche al nome del gruppo, qui riprodotto con un lettering particolarmente ricco e dilatato, nonché realizzato in forma di ambigramma che consente la lettura, al suo interno, di una chiarissima dichiarazione d’intenti, quel “Ate the Acids” che non lascia dubbio alcuno sull’approccio della band nei confronti di droghe capaci di aprire ed allargare nuove porte della percezione.
Un’ultima curiosità riguarda il retro della cover, dove il gruppo si fa immortalare, insieme ad amici, familiari e roadies, in un rilassato ritratto di famiglia. La bambina col poncho in basso a destra altri non è che Courtney Love, figlia dell’allora manager del gruppo, futura leader del gruppo Hole e moglie di Kurt Cobain.
Nel 1991, la rivista Rolling Stone ha posizionato la copertina di Aoxomoxoa all’ottavo posto nella classifica delle 100 migliori copertine di tutti i tempi.